buongiornoOggi recensisco il secondo e ultimo volume di una duologia distospico-romantica che mi ha preso moltissimo. Sto parlando della serie The Program di Suzanne Young, edito De Agostini. Trovate la recensione al primo volume della saga qui. Avevo già anticipato che non vedevo l’ora di sapere come sarebbero finite le avventure di Sloane e James, futuristici Bonnie e Clayde in fuga per sfuggire al Programma e realizzare il loro sogno d’amore, ora lo so 🙂

Sono passate settimane da quando Sloane è stata dimessa dal Programma, il progetto sperimentale che obbliga gli adolescenti a rischio di depressione alla rimozione dei ricordi, eppure è ancora sotto stretta osservazione.

Nonostante abbia dimenticato intere parti del suo passato, il cuore l’ha spinta di nuovo tra le braccia di James, il ragazzo che ha sempre amato. In questo modo, però, ha scoperchiato una scatola che avrebbe dovuto rimanere sigillata, mettendo in pericolo la validità stessa della terapia a cui entrambi sono stati sottoposti. Ma il Programma non può permettersi di fallire e dà il via a una caccia serrata. In fuga dagli stessi uomini che li hanno internati, Sloane e James non possono fare altro che unirsi a un gruppo di ribelli che vuole scardinare l’impalcatura di segreti e bugie su cui si fonda il Programma. Riuscirci, però, è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché l’unico indizio a disposizione è la pillola arancione che Michael Realm – il solo amico che Sloane aveva nel Programma – le ha lasciato prima di scomparire nel nulla. L’antidoto in grado di ripristinare i ricordi persi. La Cura su cui tutti vorrebbero mettere le mani.

In un crescendo di inseguimenti, depistaggi e tradimenti, si conclude la storia d’amore di Sloane e James: il secondo, appassionante capitolo della serie bestseller del «New York Times».

recensione

Aspettavo questo momento da molti mesi, la storia di Sloane e James mi aveva coinvolto così tanto che non vedevo l’ora di sapere che fine avrebbero fatto e un po’ avevo anche paura, una paura con cui si convive per tutta la durata del romanzo, perché fra tradimenti, incomprensioni e la presenza costante del Programma non si riesce quasi mai a tirare un sospiro di sollievo.
Sono, però, soddisfatta del finale della saga.

spoiler

Anche questo secondo volume, come il primo, è diviso in tre parti, che scandiscono la vicenda. Nella prima parte troviamo Sloane e James in fuga, i due ragazzi vengono intercettati da due ribelli, Cas e Dallas, in fuga anche loro.  Dallas ha un passato nel programma molto tragico, sembra forte e decisa ma in realtà nasconde un’enorme fragilità, causatale dallo shock subito durante l’internamento. La ragazza si dimostra subito interessata a James, scatenando un po’ di gelosia in Sloane, con la quale non va inizialmente d’accordo.

Cas, invece, non è mai stato nel programma, è il migliore amico di Dallas ed è un ragazzo simpatico e assennato, che cerca di tenere insieme il gruppo, anche quando i contrasti diventano profondi.

Nel quartetto, a un certo punto, si inserisce il ritorno di Michael Realm, che abbiamo conosciuto nel primo volume: è il ragazzo che Sloane ha conosciuto nel Programma, che l’ha aiutata a non impazzire, a fuggire e che si è innamorato di lei. A Sloane Realm non è indifferente, tanto che a un certo punto nel primo volume è diventato centrale il triangolo amoroso Sloane-James-Realm, i due si sono anche baciati, ma alla fine l’amore di Sloane per James ha avuto la meglio.

Realm, però, sembra ancora molto innamorato di Sloane e deciso a prendersela, sfidando anche l’amore folle fra lei e James. Questa cosa causerà una serie di fraintendimenti e contrasti fra i due.

Devo dire che il triangolo amoroso è una cosa che non mi piace mai, questo qui non fa eccezione: non mi era piaciuto nel primo volume e continua a non piacermi nel secondo, dove diventa anche un po’ troppo importante. Mi ha irritato il fatto che Sloane non riesca mai a sottrarsi alle attenzioni di Realm, pur essendo innamorata pazza di James e preferendo, nel profondo, sempre lui. Questa cosa,  getta un po’ di ombra su una storia d’amore che doveva essere invincibile, più forte del passato e del Programma. In ogni caso i momenti fra loro due sono davvero belli e James mi piace sempre tantissimo.

Pochi colpi di scena, ma tanti ribaltamenti, anche se la storia ricalca un po’ troppo la trama del primo: in altre parole, si sarebbe potuto condensare la storia in un unico volume, magari saltando a piè pari tutto il tira e molla fra Sloane, James e Realm.

Per parlare della storia di James e Sloane, mi è piaciuto il finale che l’autrice ha regalato ai suoi due personaggi: il mondo continua a essere un posto oscuro, pericoloso, ma ci sono anche tante cose belle. Altra cosa che mi è piaciuta, l’introduzione dei due personaggi Cas e Dallas, in sé non mi hanno preso come personaggi, ma le loro storie sono state interessanti da leggere, hanno aggiunto qualcosa. Magari l’autrice avrebbe potuto dedicare più tempo a spiegare la storia del Programma (visto che ad un certo punto compariranno il creatore stesso e un medico che ha cercato con tutte le sue forze di opporsi, creando una Cura).

In generale, un bel libro, al quale forse manca qualcosina per definirlo perfetto, ma che comunque ho divorato in due giorni!

La saga continua con un altro volume dedicato a Realm, che molto probabilmente non leggerò, perché io ODIO Realm e la motivazione per cui mi sono innamorata di questa serie è la presenza di due personaggi meravigliosi come James e Sloane (James specialmente).

2 thoughts on “Recensione The Treatment di Suzanne Young (De Agostini)”

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