“Allora, che cos’è l’amore?”
La tua voce
i tuoi occhi
le tue mani
le tue labbra
i nostri silenzi
le nostre parole
la luce che se ne va, la luce che ritorna.
Un sorriso solo per noi due.
Per necessità di sapere
ho visto la notte creare il giorno,
senza che noi cambiassimo d’aspetto.
Oh, beaneamata da tutti
o beneamata da uno soltanto
in silenzio, la tua bocca
ha promesso di essere felice.
Sempre più lontano, dice l’odio.
Sempre più vicino, dice l’amore.
Con una carezza noi usciamo dalla nostra infanzia.
Vedo sempre meglio la forma umana.
Come dialogo tra innamorati, il cuore non ha che una sola bocca.
Tutte le cose a caso.
Tutte le parole dette senza pensarci.
I sentimenti alla deriva.
Gli uomini vagano per la città.
Lo sguardo
la parola
e il fatto che io ti amo.
Tutto è in movimento,
bisogna avanzare per vivere,
andare dritti davanti a sè,
incontro a coloro che amiamo.
Io andavo verso di te,
andavo senza fine verso la luce.
Se sorridi, è per avvolgermi meglio.
I raggi delle tue braccia squarciano la nebbia.

Alphaville (1965)
Jean-Luc Godard
Parigi, 3 dicembre 1930
Parigi, 13 settembre 2022
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Merci.

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