La parola “siderale” è una delle parole preferite di mia sorella, l’ha scelta lei per la mia rubrica di parole belle e cose che mi fanno venire in mente.

Come tutto ciò che evoca stelle e distanze, la parola siderale ha un fascino misterioso, la ritroviamo in campi diversi, dalla poesia alla scienza.

Il mio significato preferito è quello che indica qualcosa di talmente immenso da non essere quantificabile: una distanza siderale, una solitudine siderale, un’altezza siderale. Il significato figurato, insomma.

Nonostante denoti distanze enormi, luci gelide e lontane, l’aggettivo siderale è capace di donare a qualunque parola un’aura poetica, una vicinanza umana, una fiamma azzurrina e mobile che trasforma un termine qualsiasi in un frammento di sogno. Provate, anche con parole assurde.

Bacio siderale
Sguardo siderale
Torta siderale

Dietro una “torta siderale” deve nascondersi per forza una storia.
Ecco, la parola “siderale” per me è come un portale per l’avventura, la garanzia che qualcosa di eccezionale sta per accadere o è già accaduto.

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