Ho aperto il primo blog nel lontano 2001 (su Splinder, piattaforma ormai dismessa) e ho continuato a scrivere su blog e siti da quella data fino ad oggi: inutile dire che le cose sono cambiate moltissimo in questi quasi 15 anni e che l’avvento dei social network ha avuto un impatto devastante sulla scrittura da web.
Intanto è bene rassegnarsi ad un’idea: lo stile di scrittura dipende anche dal mezzo e deve adattarsi al lettore. Un bel testo non avrà lo stesso impatto letto su carta o sul monitor di un computer, quindi rinunciate all’idea che “scrivo bene, quindi non ho bisogno di imparare nulla di nuovo“: sbagliato! Il fatto che scriviate bene in generale, non significa necessariamente che scriverete bene anche per il web!
Scrivere per il web è molto diverso che scrivere per la carta stampata, il tempo a nostra disposizione per dire ciò che vogliamo è molto meno, prima di tutto e, inoltre, l’approccio del lettore è completamente diverso: leggere su un monitor è molto più stancante e quindi non possiamo permetterci di trastullarci con lunghissime frasi, metafore e paragrafi chilometrici.
Ci sono delle regole che, negli anni, ho imparato a fare mie, eccole qui, raccolte per voi!
1) METTERE ORDINE FRA LE IDEE
Content is king, è assodato.
Ma di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno, sapete? Quindi fate così: prendete i concetti principali che andrete a sviluppare nel vostro testo e fatene una lista. Vi aiuterà a fare ordine nella vostra mente e a scrivere più velocemente.
Se avete le idee chiare, riuscirete ad essere anche più incisivi nell’esprimerle e, di conseguenza, eviterete che il lettore vada alla deriva.
Poi, mentre scrivete, ogni punto può essere sviluppato e approfondito a vostro piacimento (o meglio, seguendo sempre le regole del web writing che stiamo per elencare!)
2) QUESTIONE DI STILE: COME SCRIVERE
Qui ci vengono in aiuto le sei regole fondamentali del grande George Orwell (“Politics and the English Language”, scritto nel 1946 ma ancora attuale):
1) Non usare mai metafore, similitudini o altre figure retoriche di uso comune.
2) Non usare mai una parola lunga se puoi usarne una corta.
3) Se puoi tagliare una parola, fallo.
4) Non usare mai la forma passiva quando poi usare quella attiva.
5) Non usare mai un’espressione straniera, un termine scientifico o gergale quando esiste un equivalente nella tua lingua.
6) Infrangi queste regole prima di dire apertamente qualcosa di tremendo.
L’ultima regole significa: non preoccuparti di infrangere le regole, se serve a dare senso a ciò che vuoi dire. Le regole sono necessarie ma una buona dose di flessibilità non guasta mai!
Vi consiglio la lettura dell’illuminante studio di George Orwell (cliccate qui)
Evitate, se possibile, di essere:
– troppo didattici (non siete in cattedra, non state tenendo una lezione!)
– troppo compassati (a nessuno importa che conosciate parole difficili, i lettori non sono lì per ascoltare il vostro eloquio, ma per ricevere informazioni!)
– troppo presuntuosi (a nessuno piace sentirsi inferiore, quindi anche nell’esprimere le vostre verità dovrete essere il più umili possibile!)
3) LA FORMATTAZIONE DEL TESTO
Uno studio di Jakob Nielsen (il guru dell’usabilità secondo il New York Times) sostiene che solo il 16% delle persone legge completamente un testo online, il restante 84%, invece, fa una specie di “scansione” visiva (Nielsen dell’eye tracking ne ha fatto il suo lavoro) del testo, cercando le parole chiave. Il lettore su web è impaziente e non perderà tempo a leggere tutto ciò che pazientemente avete scritto.
Leggerà il titolo, il sottotitolo, la prima frase e poi sempre meno.
Quindi cosa fare? Come comunicare con il lettore 2.0?
TANTI PARAGRAFI!
Spezzettate il testo in paragrafi.
I muri di testo non piacciono a nessuno.
Potete usare TITOLI e sottotitoli per distinguere le varie parti e far riposare gli occhi. Fate uso di liste, numerate e non, per esemplificare concetti, usate font e colori diversi per sottolineare i concetti-chiave!
IMMAGINI!
Le immagini sono la maniera più veloce, intuitiva e simpatica di comunicare qualcosa. In più attirano subito l’attenzione e fanno calare vertiginosamente la frequenza di rimbalzo (la percentuale di sessioni di una sola pagina, ossia le sessioni in cui gli utenti abbandonano il sito dalla pagina da cui sono entrati, senza interagirvi)!
POCHE VIRGOLE, MOLTI PUNTI
Frasi brevi e concise invogliano alla lettura. Le virgole, i punti e virgola, i puntini sospensivi, le parentesi vanno centellinati!
4) INTERATTIVITA’!
Link, link, link: a cosa servono? Servono a rendere ancora più completo e accattivante il vostro testo, servono ad evitare di riempirlo di informazioni (potete semplicemente inserire il link alla pagina che tratta di quell’argomento e spingere, dunque, il lettore ad informarsi).
Inoltre migliorano il vostro posizionamento nei motori di ricerca (attenzione a cosa linkate, ovviamente)!
Siete pronti per cominciare a scrivere testi perfetti?
anche questo è molto interessante, complimenti!!
Grazie <3