Oggi ospito sul blog un’altra collega di 0111 Edizioni (beh sì, sono di parte, e allora?) Sonia Vela, che è in libreria con il suo romanzo d’esordio “Notte di Luna” di cui ho parlato già qui. Ricordo che Flavoria Universe partecipa al super blog-tour di Notte di Luna che ci terrà compagnia per un intero anno (su questo blog ospiteremo una tappa davvero gustosa, quella del 15 giugno… restate sintonizzati!)

Vi lascio all’intervista che sicuramente riuscirà a trasportarvi nel misterioso mondo di “Notte di Luna”!

1800399_10201611713469770_611860320_nD. Ciao Sonia, benvenuta su Flavoria Universe. Prima di cominciare, presentati brevemente a chi non ti conosce!

R: Ciao Angelica, presentarmi… ok! Sono una scrittrice! Scontato? Ma a me piace così tanto definirmi tale! Scrivo da sempre e il mio sogno, appena realizzato, è sempre stato pubblicare un libro, due libri, infiniti libri!

D. Notte di Luna è il tuo primo romanzo edito? Raccontaci com’è nato.

R: Notte di Luna è il mio romanzo d’esordio. Nato da una passione per le streghe e per la storia della loro caccia nei secoli bui dell’ignoranza che, probabilmente, non sono ancora finiti..

D. A parte lo urban fantasy, c’è un altro genere che ti affascina particolarmente?

R: Sicuramente il noir in cui rientra Notte di luna. Un misto di mistery e fantasy, un caso, un’indagine e un pizzico di magia uniti a quell’esistenziale ricerca di sé tipico del genere.

D. “C’è una strega in ogni donna e in ogni uomo” spiegaci il significato profondo di questa frase che spesso usi per introdurre il tuo romanzo.

012R: Qui devo sintetizzare perché altrimenti ritireresti l’intervista! Diciamo solo che la strega rappresenta il dualismo esistenziale che oscilla tra bene e male, amato e odiato, conosciuto e sconosciuto, tra potere e sopraffazione, tra fantasia e realtà. La strix racchiude in sé il conflitto umano, ciò che in psicoanalisi è centrale per la comprensione della natura umana. Pertanto, possiamo dire che, al di là della differenza di genere, c’è una strega in ognuno di noi..

D. La tua vita influenza ciò che scrivi? E il contrario?

R: Nessuna mente è una tabula rasa e, benché quando scrivo io mi abbandoni completamente all’inchiostro lasciandomi trasportare da una vena creativa e da un’ispirazione che sembrerebbe auto generarsi, sicuramente tutte le mie esperienze pregresse, le mie letture e i miei sogni in qualche modo sono proiettati sulla carta e, non potrebbe essere diversamente, parlo in termini psicologici. Per ciò che riguarda qualche trasposizione autobiografica, le evito accuratamente. Non gradisco che la realtà si immischi nel meraviglioso mondo di estraniazione positiva come definirei l’universo fantasy noir. Al massimo qualche cenno, ma nulla di più e soprattutto nulla di significativo.

D. Il libro che hai sul comodino in questo momento!

565427_JLB8XJ6JJLQVRHPOO2ZLKPNCQBLFV1_fate-1_H000741_LR: Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe di Bruno Bettelheim. Me lo ha appena regalato la psicologa e collega di studi Sara Loffredo per festeggiare la mia prima pubblicazione. Non poteva essere un regalo più indovinato e piacerebbe tanto anche a te, ne sono certa!

D. Quali sono i tuoi prossimi progetti?

R: Scrivere e promuovere i miei romanzi. Ne ho un paio in fase di elaborazione, ma non dirò altro!

D. Che cos’è per te la scrittura?

R: Liberazione, creazione, espressione dell’essere. Una necessità, una parte di me..

D. Saluta i lettori del blog con la tua citazione preferita (puoi scegliere libri, film, fumetti, quello che vuoi!)

R: Non esiste una citazione preferita, piuttosto potrei dire quale sia la citazione del momento e, dunque, citerò proprio Bruno Bettelheim:
“Sta a noi applicare la fiaba alla nostra vita o godere delle cose fantastiche che ci racconta”
Grazie mille Angelica e grazie ai lettori che vorranno iniziare a conoscermi attraverso questa intervista!

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