buon-junkieOggi vi parlo di un libro di un libro dolce e struggente, un libro che affronta il dolore e la rinascita: La biblioteca sull’oceano di Ashely Hay, edito Sperling & Kupfer vi farà sentire il profumo dell’oceano, il sapore di estati lontane, malinconiche. Andiamo dall’altra parte del mondo, in Australia, due anni dopo la II Guerra Mondiale e conosciamo i tre protagonisti di questa storia: Ani, Roy e Frank. Hanno persi tutti qualcosa, stanno cercando tutti qualcosa.

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La mia valutazione

BELLO!
BELLO!

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La vicenda si svolge a Thirroul, in Australia, tre anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Annika  e Mackenzie Lachlan si amano moltissimo e hanno una figlia di dieci anni, Isabel. La famiglia vive accanto al mare, sulla spiaggia i tre trascorrono molto tempo facendo lunghe passeggiate, raccogliendo conchiglie, osservando la Natura. Mac lavora sui treni e ama moltissimo viaggiare, ama il suo lavoro e la sua famiglia.  Fin da subito comprendiamo il profondo legame che lega i tre, l’amore sconfinato che ognuno prova per l’altro. É un’informazione necessaria, che ci viene data per comprendere appieno la tragedia che provano Anni e Isabel nel perdere Mac, in seguito a un incidente ferroviario. Convivere con questo enorme peso è difficile per Anni, quanto lo è per il lettore. La mancanza di Mac trasuda da ogni pagina, in ogni parola pronunciata da Anni.

Altre due anime spezzate si uniscono alla vicenda: Frank Draper e Roy Mckinnon, entrambi segnati profondamente dagli orrori della guerra. Draper è un medico e porta sulla coscienza le vite spezzate di quelli che non è riuscito a salvare. Roy, invece, era un professore e un poeta bravissimo, ma ora che è tornato a casa la sua capacità sembra avvizzita: non è per gli orrori vissuti, ciò che fa più paura a Roy è che la bellezza devastante e la quiete di Thirroul gli abbiamo strappato l’ispirazione.

Tre personaggi in difficoltà, tre persone che hanno perso qualcosa: Anni l’amore, Roy la scrittura, Frank lo slancio vitale. L’incontro fra i tre, dopo la morte di Mac e l’inizio del lavoro di Anni presso la biblioteca comunale, segna il momento della risalita, della riconciliazione con loro stessi e col mondo. Il percorso è lungo e difficile, ma insieme può essere affrontato.

Lo stile è molto bello, elegiaco, poetico, anche quando tratta argomenti difficili e crudi come la morte. É un romanzo sulle emozioni, quelle più intime e potenti: l’amore, la fiducia, la rinascita.

 

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