Gargantuesca è la parola scelta da Linda.
Io l’ho subito collegata con Kill Bill, quando Elle Driver spiega che la quantità di veleno iniettata dal Black Mamba con un morso è, appunto, gargantuesca. Una parola difficile da collocare in un discorso.

Amo questa parola perché le cose difficili a me piacciono in fondo, mi salvano dal mio nemico numero uno: la noia.
Anche questo giochino con le parole belle è difficile: le mie parole so perché mi piacciono, con quelle degli altri è molto più complicato entrare in connessione. Ma entrare in connessione con gli altri è un’altra di quelle cose che amo. La terza è trovare un senso (o se vogliamo la poesia) in cose che apparentemente non ce l’hanno o sono lontane da me. Tutto questo ragionamento ballerino è stato causato dal tentativo di dira qualcosa di bello e gentile alla parola “gargantuesca”, che di gentile in realtà ha ben poco. Magari ci sono riuscita.

(Questa rubrichetta è un esercizio niente male per chi, come me, scrive, quindi continuate a suggerirmi parole).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *